L’etichettatura delle bombole rispetta sia le norme ADR previste per il trasporto, la classificazione, l’imballaggio e l’etichettatura, sia le norme CE per la messa in commercio delle merci pericolose, sull’etichetta compaiono quindi nome del prodotto contenuto e numeri di identificazione CE e ONU, i dati del fabbricante o del distributore i simboli di pericolo e frasi di rischio e consigli di prudenza.
Numero CE per la singola sostanza o indicazione “miscela di gas”; Simboli di pericolo; Composizione del gas o della miscela; Frasi di rischio;
Nome, indirizzo, n° di telefono del fabbricante o del distributore;
Consigli di prudenza; N° ONU e denominazione del gas.
L’ossigeno è uno dei gas più diffusi in atmosfera. L’aria che respiriamo è infatti composta circa dal 21% di ossigeno dal 78% di azoto e da un 1% di altri gas fra cui argon e anidride carbonica. Si tratta di un gas inodore incolore e insapore, per queste sue caratteristiche è impossibile rilevare una fuga di ossigeno con il semplice utilizzo dei sensi. Nelle strutture sanitarie l’ossigeno viene impiegato come gas medicinale per scopi terapeutici e viene distribuito nei reparti contenuto in bombole o mediante una rete di distribuzione. La normativa vigente stabilisce che il corpo delle bombole di tutti i gas medicinali sia di colore bianco
(tale colore non può essere impiegato per bombole contenenti gas destinati ad usi diversi). La normativa prevede inoltre che vengano impiegati diversi colori per l’identificazione dei tipi di gas più comuni, questi colori sono riportati sull’ogiva delle bombole. Il colore che identifica l’ossigeno è il bianco, pertanto le bombole di ossigeno medicinale saranno completamente di colore bianco.