Modificate le linee guida ERC per la Rianimazione Cardiopolmonare in piena pandemia Covid-19:

La circolare del Ministero della salute del 5 giugno 2020 indica nell’allegato “Indicazioni nazionali per il contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nelle operazioni di primo soccorso e per la formazione dei soccorritori”
Qui di seguito riportiamo le principali raccomandazioni da seguire per le operazioni d primo soccorso e i presidi di cui si consiglia vivamente l’utilizzo.
Il problema è particolarmente sentito in quanto l’attuale pandemia “ha innalzato il livello di pericolosità per tutti i soccorritori (laici e sanitari) a causa della possibilità di contagio tramite la produzione di droplets e aerosol durante le manovre di rianimazione cardiorespiratoria”.
Non dimentichiamo che anche durante la pandemia L’arresto cardiocircolatorio costituisce la principale causa di morte nel nostro paese (i casi di morte cardiaca improvvisa in Italia sono stimati tra 50.000 e 70.000 per anno).
La rianimazione cardio polmonare viene considerata da O.M.S. come altamente a rischio di contaminazione virale per tutti i soccorritori e in quanto tali da effettuare con specifiche precauzioni. Precauzioni che vanno anche prese nei confronti delle persone soccorse che potrebbero essere infettate durante le manovre di soccorso.
Si è reso dunque necessario “apportare delle modifiche ad interim ai protocolli di rianimazione (BLS-D: Basic Life Support and Defibrillation) universalmente riconosciuti”.
Le raccomandazioni prendono in considerazione le linee guida ad interim elaborate dalle principali società scientifiche europee e internazionali, e “intendono pertanto fornire i più recenti aggiornamenti diretti a prevenire il diffondersi del contagio nell’esecuzione di procedure di rianimazione cardiopolmonare.
Per quanto riguarda le indicazioni sul soccorso e sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare extra ospedaliero per i cosiddetti soccorritori “laici”.
Vista la condizione di emergenza sanitaria da Covid-19, “risulta fondamentale eseguire le manovre di Primo Soccorso in sicurezza, trattando chi necessita di Rianimazione Cardiopolmonare (RCP) sempre come potenzialmente infetto”.
per il soccorritore laico (sia formato che occasionale) “è raccomandato in questo periodo pandemico:
• Verificare dello stato di coscienza e respiro senza avvicinarsi al volto della vittima.
noi forniamo e consigliamo di utilizzare il Pulsossimetro ” per verificare lo stato di funzionalità cardiopolmonare ”
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Allerta precoce del sistema di emergenza (112/118).• Esecuzione delle sole compressioni toraciche (adeguata profondità e frequenza permettendo la riespansione del torace dopo ogni compressione) senza la ventilazione, coprendo naso e bocca della vittima con una mascherina o un indumento.
Noi forniamo appositi filtri anticovid da utilizzare tra il pallone auto-espansibile e la maschera paziente per ridurre al minimo il rischio di dispersione del virus”
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• In caso di soccorritore occasionale seguire le indicazioni dell’operatore 112/118 (T-RCP).
• Se disponibile far reperire un DAE ed utilizzarlo come indicato durante il corso o farsi guidare dall’operatore 112/118 nell’utilizzo
• Nel caso di paziente pediatrico consigliare la possibilità da parte del personale laico addestrato ed in grado di farlo, di rendersi disponibili ad eseguire di eseguire le manovre RCP complete di ventilazioni.
• Seguire corsi BLS-D certificati dal sistema 118 (inclusi i centri accreditati al 118 regionale), unici validi per legge.
• Il soccorritore sanitario in caso di mancanza di adeguati DPI o di materiale adeguato (es: pallone-maschera, ossigeno, farmaci…) seguirà le indicazioni per ‘laici’”.
A fronte di quanto indicato il nostro contributo è di diffondere informazioni i proporre presidi medici che possano tutelare la salute degli operatori, limitare la responsabilità in caso di contenzioso, svolgere professionalmente la propria attività di soccorso.

Di seguito trovare le linee guida ERC tradotte in lingua italiana:
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